Lettera al nuovo Prefetto di Treviso

Illustrissimo Prefetto
Dott.ssa Maria Augusta Marrosu

31100 Treviso


Ponte della Priula, 24 gennaio 2014

Oggetto: problematiche del nostro territorio

   
Illustrissimo Prefetto di Treviso dott.ssa Maria Augusta Marrosu, siamo venuti a conoscenza della Sua nomina a Prefetto di Treviso e noi del Comitato Imprenditori Veneti “Piave 2000” e del Museo del Piave "Vincenzo Colognese", che rappresento, Le auguriamo un proficuo lavoro per risolvere le tante problematiche di questo territorio bistrattato, sfruttato all’inverosimile e soffocato.
Premetto che a noi sta a cuore la storia, la salvaguardia dell'ambiente, la sicurezza dei cittadini, ecc.
Ci sono grosse emergenze da affrontare per poter dare la sicurezza ai cittadini del non pericolo ed è per questo che, rendiamo pubblico questo documento:

1) Manca la manutenzione, regimazione e regimentazione del fiume Piave che dopo l'alluvione del 4.11.66 è pressoché in balìa di se stesso. Non sono state rispettate le leggi, fin dal Regio Decreto del 1904, per quanto riguarda la pulizia e la rettifica dell'alveo del fiume e se oggi arrivasse una piena come quella del 4.11.66 di circa 5.500 m. cubi al secondo od anche dei 3.000 m. cubi al secondo, che durasse alcuni giorni, ci troveremmo con ampi territori alluvionati, con acqua, fango e inquinamento al di fuori degli argini a causa della scardinatura degli stessi.
Considerazioni: La situazione del bacino embrifero rivierasco ambientale del Piave dalle sorgenti alle foci è notevolmente cambiato anche a causa della cementificazione con l'aumento considerevole della quantità di acqua che arriva rapidamente nell'alveo del fiume.
Quindi si faccia attenzione alla recente caduta di tanta neve nell'arco montano da Malga Ciapela, Arabba, Cortina, Comelico, Sappada che in caso di repentini cambiamenti climatici con l'innalzamento delle temperature e pioggia, farebbero sciogliere rapidamente la neve che defluirebbe nei vari torrenti e fiumiciattoli che alla fine andrebbero ad ingrossare il Piave.
La preghiamo di prendere provvedimenti, chiamando anche in aiuto, se necessario, l'Esercito (non quando è troppo tardi) per rettificare il fiume Piave in modo da liberare l'alveo da piante e ghiaie che impediscono il normale deflusso delle acque in caso di piena.

2) Nel comune di Susegana ed in alcuni Comuni vicini ci sono molti pozzi di gas metano, potenziati negli ultimi anni con strategie ed apparecchiature innovative usati per immettere e riestrarre il gas metano, e una centrale di pompaggio ad altissime pressioni, che smista il gas metano con tubazioni collegate ad un gigantesco serbatoio naturale nel sottosuolo che diciamo potrebbe non avere limiti di capacità non essendo stagno.
Il gas arriva da diversi collegamenti ed una recente megalinea che si collega alle linee nazionali (verso Cimadolmo) che va ad alimentare la centrale di Collalto per lo stoccaggio nelle viscere della terra dove ci sono anche infiltrazioni di acque salmastre marine.
Va ribadito che ci troviamo in una zona sismica pericolo 2 dove si scontrano faglie sismiche ed esperti dicono che il pompaggio di gas ed eventuali liquidi potrebbero dare sismicità indotta.
Secondo alcune ricerche mancano, per questi complessi impianti, le procedure di autorizzazione del VIA-VAS-VINCA richieste dalla normativa europea. La informiamo che l'europarlamentare Andrea Zanoni ha presentato recentemente un'interrogazione al Parlamento europeo. Quindi preghiamo si proceda a sottoporre questi impianti di pompaggio e stoccaggio alle normative europee. Ampia documentazione, pensiamo, La può trovare nei vostri archivi, in quanto era stata inviata al Prefetto dott. Aldo Adinolfi; altre informazioni Le può trovare nel sito: www.museodelpiave.it su frane e sismicità - YouTube: rete sismica Collalto, ecc.
Abbiamo appreso che Lei, avrebbe collaborato con il CNR e quindi, dovrebbe essere a conoscenza della materia che trattiamo. Avremmo piacere che Lei potesse informarsi sul nostro territorio con un luminare come il prof. Paolo Cescon, che ha operato nel CNR e non solo, e che potrebbe confrontarsi con Lei, per approfondire eventuali problematiche e rischi.

3) Un altro problema riguarda una frana in Via Morgante dove il Comune sta operando al consolidamento e per tali lavori è stata bloccata da circa 2 mesi l'importante via dorsale collinare che collega Collalto con il capoluogo Susegana, isolando Collalto per sei mesi dalla via principale. Collalto si può raggiungere da al-tre strade prolungando però il percorso di anche oltre 10 km; inoltre il Comune non ha messo chiare segnalazioni di deviazioni. Il problema secondo noi è pericoloso al bivio della trafficatissima SP 38 da Conegliano a Pieve di Soligo accedendo a Collalto da Via Vallonga, il cartello indica interruzione per Collalto ma non dà indicazioni precise come raggiungere Collalto e chi è del posto prosegue per Pieve e gira per Via Castellana, poi Via Cucco.
La preghiamo di verificare valutando con gli organi preposti questo problema: Comune, o Provincia, o Polizia Stradale o Provinciale per valutare la pericolosità per chi deve svoltare a questo incrocio e metterlo in sicurezza: non c'è un'illuminazione o un lampeggiante e non essendoci neppure un cartello indicatore ed è poco visibile l'imbocco in caso di buio, foschia o nebbia. L'imbocco si trova in una semicurva dove ci sono una decina di cartelli vari (tra pubblicitari, istituzionali rivolti di spalla e indicazioni di Vie) che creano confusione ed altri ingressi di piccole Vie laterali in poche decine di metri e più volte si rischia di essere tamponati per chi rallenta e si ferma per dare precedenza (prima di girare a sinistra) al notevole traffico in senso opposto. Veramente si rischia molto spesso di essere tamponati da chi arriva sulla Provinciale velocemente, essendoci un lungo rettilineo dopo aver superato di circa 500 m. la cantina Astoria.
Ci si trova in Via Crevada ed un semaforo a chiamata per l'attraversamento pedonale per chi arriva o parte con i bus, poi di seguito si trova un cartello che segnala un accesso stradale a sinistra anziché segnalarne cinque accessi ravvicinati uno prima del ponte, poi Via Castellana (prima e dopo il guard rail), poi uno poco più avanti Via Crevada bis che sale al borgo arrivando fino all'Agriturismo "Calronche", poi a destra, più o meno al lato opposto di Via Castellana, due accessi in zona industriale. Il limite indicato è di 70 km/h ma visto il rettilineo, e che la semicurva è ampia, difficilmente il limite viene rispettato. In questo punto, secondo noi, ci stava una rotonda anziché quella, pressoché inutile, realizzata di fronte alla Cantina Astoria per un solo accesso privato.
Abbiamo sentito molte persone che transitano quotidianamente su questo tratto e tutti sono preoccupati perché potrebbero verificarsi degli incidenti, soprattutto di notte, a causa di chi deve fermarsi sulla SP38 per svoltare verso Via Castellana, visto che la stada è molto trafficata: vetture, moto, camion, ecc. e sentire le brusche frenate di mezzi che arrivano dietro, vengono i brividi perché si può mettere a repentaglio la vita di ognuno.
Per quest'ultimo argomento, avevamo informato anche il Sindaco di Susegana a mezzo lettera (in allegato) ma non abbiamo ricevuto risposta.
L'ultimo punto è meno importante degli altri due descritti ma secondo noi, l'interruzione di Via Morgante, può portare a rischi di incidenti visto che il protrarsi dei lavori per la frana sembra duri ancora alcuni mesi.
In attesa di risposta e di un suo riscontro, La informiamo che siamo disponibili anche ad un incontro in Prefettura o nei siti sopra indicati, per spiegare meglio quanto sopra descritto.
    Si ringrazia. Distinti saluti
Diotisalvi Perin