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Il ponte a Ponte della Priula

Comitato Imprenditori Veneti "Piave 2000" e
Museo del Piave "Vincenzo Colognese"


Ponte della Priula, 26 luglio 2017

Lettere inviate alle seguenti Autorità:
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Generale di Brigata Fabrizio Parrulli
Piazza S. Ignazio, 152 - 00187 Roma
Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Direttore dott.ssa Caterina Bon Valsassina
Via di San Michele, 22 - 00153 Roma
Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo
Direttore arch. Antonia Pasqua Recchia

Via del Collegio Romano, 26 - 00187 Roma
e p.c.
Console delle Ambasciate a Roma di Austria, Ungheria, Germania, Francia, Inghilterra, America


Ponte della Priula, 31 luglio 2017

Lettera inviata al
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale - Piazza del Quirinale - 00187 Roma
Ponte della Priula, 26 agosto 2017

Lettere inviate alle seguenti Autorità:
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
Via Aquileia (Palazzo Folco), 7 - 35139 Padova

Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Generale di Brigata Fabrizio Parrulli
Piazza S. Ignazio, 152 - 00187 Roma
Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Sede di Venezia
Palazzo delle Procuratie Nuove - Piazza San Marco, 63 - 30124 Venezia
Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Direttore dott.ssa Caterina Bon Valsassina
Via di San Michele, 22 - 00153 Roma
Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo
Direttore arch. Antonia Pasqua Recchia

Via del Collegio Romano, 26 - 00187 Roma
Oggetto:    
Ponte sul fiume Piave a Ponte della Priula

Parti salienti estratte dagli esposti
     Si porta a conoscenza delle SS.LL. il grave intervento previsto per lo storico e monumentale “Ponte della Priula” realizzato sul Fiume Piave nel 1914 che ha visto la Prima Guerra Mondiale. Tale ponte fa oggi giustamente parte del patrimonio culturale di questa guerra, che vide la riconquista dei territori italiani a prezzo della vita di un numero impressionante di nostri valorosi connazionali giunti da tutta la penisola per sostenere la battaglia del Piave, va ricordato anche il sacrificio dei soldati e civili caduti dei vari Stati coinvolti.
    L’attuale progetto dell’Anas stravolge l’architettura di questo ponte, destinato a diventare qualcosa d’altro rispetto a ciò che oggi è e rappresenta per la Storia della Nazione. Al di là del fatto che il progetto (secondo alcune informazioni che chiediamo di veriicare) non è stato a suo tempo inviato alla Soprintendenza per l’Archeologia del Veneto (e ciò ha già comportato danni di una certa entità, a quanto pare), sono le opere in progetto a stravolgere un monumento importantissimo per la storia di tutto il Paese e non solo.
    Sarebbe bene prendere in considerazione la costruzione di un nuovo ponte, a una campata, più a valle che avrebbe anche facili innesti con la Pontebbana, simile come fatto anni fa a valle di San Donà di Piave, piuttosto che intervenire sull’esistente cambiandone i connotati storici.
    Ricordiamo che già qualche anno fa è stato fatto un lavoro di restauro al ponte con una spesa di circa 1 milione di Euro. Pertanto non capiamo perché questo lavoro, pagato dallo Stato, non sia servito a niente in quanto queste opere delle arcate del ponte, con il nuovo lavoro, vengono rase al suolo.
    Si fa pertanto appello affinchè Codesti Organi Superiori del Ministero si facciano carico di fare luce su questa triste vicenda, intervenendo in tempi stretti per impedire un ennesimo grossolano azzeramento del paesaggio storico italiano, patrimonio di tutti.
    Si fa notare che come dalla linea tracciata per realizzare la nuova strada bypass a monte del ponte, verrà abbattuto l’alzabandiera storico presso il monumento, dove già sono state tolte le iscrizioni storiche anche sotto il monumento dove ogni anno viene depositata dalle autorità la corona d’alloro in ricordo dei tragici eventi.
 
    Si fa pertanto appello affinché la Sua maggiore autorità dello Stato Italiano, che Lei rappresemta, faccia fare luce su questa triste vicenda, intervenendo in tempi stretti per impedire un ennesimo grossolano azzeramento del paesaggio storico italiano, patrimonio di tutti.

   Duole portare a conoscenza dei rispettabili Uffici in indirizzo che i lavori per la costruzione del nuovo ponte sul Fiume Piave a Ponte della Priula (TV) sono ripresi a pieno regime, con il risultato che un altro pezzo dell’Italia se ne va.
    Questo Comitato e Museo del Piave non condivide l’opera in corso di realizzazione in quanto la nuova struttura si sovrappone a quella storica, in pratica sostituendo il vecchio storico ponte, costruito con cura prima della dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria il 23 maggio 1915, con una costruzione quasi totalmente nuova che utilizza in parte le pile esistenti e le “spallette storiche” del vecchio ponte, rimontate sul nuovo.
    Dove morirono migliaia di italiani per fare l’Italia, oggi muore il ponte che ricorda il Fiume Piave capitolo dimenticato della nostra Storia.
    Ci preme sottolineare che il progetto del nuovo ponte non è stato presentato alla popolazione che vive sulle rive del grande fiume.
    Alla luce di quanto illustrato, comunque in assenza di un progetto visionato e condiviso, si avanza la richiesta che prima della conclusione dei lavori sia annullato il vincolo culturale su qualcosa che cessa di esistere come bene culturale, per l’appunto secondo le indicazioni del Codice dei Beni Culturali.
     L’Italia dei monumenti quando non viene distrutta dai terremoti, viene annullata da progetti che della storia si fanno beffa.
    Chiediamo alle spettabili Vostre Autorità che sia rispettata la Legge del 7 marzo 2001, n. 78, di cui qualcuno si è preso gioco.
    Si ringrazia comunque dell’attenzione. In attesa di urgente risposta.
    Distinti saluti.

Allegati:
Fotocopia della copertina del libro “Storia del Ponte della Priula”, autore ing. Alfredo Dal Secco, distribuito in tutte le Biblioteche dei Comuni rivieraschi del Piave.
Il risultato del nuovo ponte sarà un senso di obbrobrio e ridicolo, visto che le antiche spallette saranno applicate sul nuovo piano stradale di acciaio e cemento.
P.S.: Non osiamo pensare se arrivasse una prossima piena del Piave, cosa farebbe della ghiaia posticcia messa di traverso al corso d'acqua per realizzare la strada bypass.



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