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Le ricchezze della Sinistra Piave bellunese non sono solo ambientali o sociali. Notevoli sono anche quelle storico-culturali. Una di queste è rappresentata dal Museo del Piave “Vincenzo Colognese”di Caorera, frazioncina attivissima del Comune di Vas.
E’ una struttura, fondata da don Antonio Pavan e Vincenzo Colognese, che vuole tenere viva la memoria degli avvenimenti della prima guerra mondiale, conflitto che qui, alle pendici del Grappa, visse pagine dolorose tra il 1917 e il 1918. Come si legge nel sito internet, www.museodelpiave.itMolti significativi sono stati i gemellaggi con il Museo di Caporetto e con museo di Storia Militare di Budapest Nel 2005 è stato inaugurato dall’Arci Duca Georg d’Asburgo (nipote delL’Imperatore Carlo I d’Asburgo) il nuovo salone di circa 300Mq,con esposizioni straordinarie come la bandiera originale austriaca e ungherese,la mostra fotografica con piantine geografiche degli Honved,barca pontone austroungarica uscita dalle sabbie del Piave qualche anno fa a Ponte di Piave,reperti unici con spade,fucili,mitragliatori e pistole,esposizione di 300 aereomodellini ,l’aereo in scala ridotta del Barone Rosso e dello SPAD XIII di Francesco Baracca ecc…E’ da sottolineare che grazie al Museo del Piave, Comune di Vas grazie al coinvolgimento della Regione Veneto, della Comunità Montana Feltrina e l’utilizzo di fondi comunitari resi disponibili nel quadro del Programma Transfrontaliero Interreg III Italia-Austria, è tornato a volare lo SPAD XIII di Francesco Baracca. Si tratta di una ricostruzione fedele del mezzo dell’asso dell’aviazione italiana. E’ da notare che questa è la prima replica di un aereo italiano della Grande Guerra a volare.Un grazie di cuore al attuale Presidente del Museo del Piave Diotisalvi Perin che ha ideato questa realizzazione dello SPADXIII dell’asso degli assi Magg. Francesco Baracca .Da alcuni mesi è una realtà con voli sopra diverse manifestazioni come il raduno degli alpini a Bassano,maratona di Treviso ,aeroporto Aviano ecc.. facendo promozione turistica e vicende storiche L’altra idea già in cantiere :il regista Marco Recalchi con lo studio ReMida sta realizzando un film documentario dl titolo “Sulle orme della Grande Guerra da proiettare nel Museo del Piave entro pochi mesi.Nella saletta al piano terra dove è già stato installato il sistema video e audio  In programma entro l’anno la realizzazione di un sistema di volo simulato multimediale con postazioni d’aerei simulacro , banchi video con visioni di volo sul Massiccio del Grappa ,il Piave ecc..Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cariverona ,Regione Veneto e Comune di Vas. Un’ altra iniziativa:intitolazione dei “Sentieri della Pace” sulle prime linee dei contrapposti eserciti dal massiccio del Grappa alle foci delPiave . Inaugurazione del primo tratto da S.Anna di Collalto a Ponte della Priula il 27 luglio 2008 con il patrocinio della Regione Veneto,Provincia di Treviso ecc…Un grazie di cuore a tutti i collaboratori e amici  Chi volesse saperne di più o volesse visitare il Museo:Associazione MUSEO DEL PIAVE “Vincenzo Colognese”Piazza Caorera 18 32030 Caorera di Vas (Belluno)Tel. e Fax 0439.789009 - Tel. 0439.787060Tel. e Fax 0439.788014E-Mail: sito www.museodelpiave.it, «presentare questo Museo non è cosa semplice, anche il visitatore più accorto potrebbe di primo acchito non comprendere il criterio seguito dall'Associazione "Museo del Piave Vincenzo Colognese" nella scelta degli oggetti esposti. Infatti, i motivi che hanno dato avvio alla nascita del Museo non bisogna cercarli esclusivamente nella volontà di una ricostruzione storica, ma soprattutto nella voglia di condividere esperienze di vita vissuta, sogni e delusio­ni, che oltre a segnare le pietre di questo glorioso fiume hanno segnato i cuori dei popoli di paesi in guerra e non. Si potrebbe dire un museo 'Fatto col cuore", dalla gente che ha vissuto realmente quegli anni, ed è questo che speriamo di far sentire a tutti coloro che entreranno a visitar­lo: un'emozione, non un'asettica e ordinaria esposizione. Tutti i pezzi esposti sono originali, raccolti in tanti anni d’appassionata ricerca: è questo uno dei motivi per i quali il materiale esposto è solo una parte, in un prossimo futuro si conta di completare il Museo in ogni aspetto. Una delle particolarità della nostra esposizione, infatti, vuole essere quel­la di un museo "aperto", in continua crescita, che si sviluppa grazie all'apporto d’oggetti e memorie provenienti non solo da chi è stato, direttamente o indirettamente, coinvolto nell'evento, ma da tutti coloro che si sentono vicini a questo frammento di storia,Veneta ,italiana, Europea e mondiale.


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