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Ponte della Priula

7 Dicembre 2015

Spett.le
Azienda Nazionale Autonoma delle Strade A.N.A.S. (SPA) - Venezia

e p.c.

dott. Luca Zaia -
Presidente della Regione del Veneto - Venezia
dott. Fabio Vettori - Sindaco del Comune di Nervesa della Battaglia (TV)


Oggetto: Ponte sul Piave sulla SS. 13 Pontebbana a Ponte della Priula

In riferimento al comunicato stampa di questi giorni, che danno la notizia che nei prossimi mesi partiranno finalmente le opere di consolidamento di restauro del ponte sul Piave.
A voi un plauso e a ringraziare per la collaborazione, ricordando i tanti esposti e proteste, iniziate oltre vent'anni fa, denunce riportate nel nostro libro "Considerazioni sulle piene del Piave - 1995", con nostro proposte, finalmente siamo arrivati al traguardo grazie al Comitato Imprenditori Veneti "Piave 2000" che presiedo e i tecnici ing. Alfredo Dal Secco (nervesano che con i maestri del lavoro di Legnano gli abbiamo dedicato un monumento sull'argine del Piave a Nervesa) e ing. Franco Panto, fatti presso il Vostro Ente Statale e Prefettura di Treviso fin dal 1994 con il Prefetto Torda, Spadaccini poi Pisani che hanno portato la Vostra risposta nell'allegarci nel 1996 un preventivo e descrizione dei lavori necessari per il consolidamento e restauro pari a Lire 13.500.000.000 più spese Iva, ecc. Documenti pubblicati nel nostro libro "Storia del Ponte della Priula". E anche convegni a Ponte della Priula il 27 novembre 1998 poi negli anni 2000 nell'aula consigliare di Susegana e a Saletto nel Palazzetto Polifunzionale del Comune dove ha partecipato la Vostra autorità insieme ai responsabili del genio civile, ecc. In questa sede l'ing. Panto ha esposto alcune piantine e rilevamenti del ponte storico ed altre con proposte per il rifacimento del piano stradale, con tecniche innovative a riguardo dello stesso, con percorsi laterali pedonali e ciclabili e naturalmente della rettifica del letto del fiume, come era sempre stato nella storia. Mentre attualmente risulta inghiaiato, per circa la metà, di alcuni metri in altezza in riva sinistra e in riva destra risulta sprofondato dalla continua erosione del passaggio dell'acqua.
Una volta che saranno rinforzate le pile con i micropali dovrà essere rettificato il piano di scorrimento dell'acqua, come è stato fatto sotto il ponte ferroviario, in questo modo l'acqua, espandendosi sui circa 500 metri di larghezza, diminuirà la velocità.
Il Vostro Ente deve protestare con la Regione Veneto per far tagliare tutte le piante infestanti nel letto del Piave, a monte fino a Belluno, sia nel Piave che negli affluenti pericolosi come il fiume Cordevole, dove migliaia di piante (per lo più pioppi) misurano altezze di 20-30 e oltre metri, estirpate facilmente da una piena storica andrebbero a pararsi sulle pile di questo ponte od altri creando l'effetto diga, con conseguenti problematiche di scardinamento degli argini, ecc.
Ci sta a cuore la storia, per cui vorremmo recuperare i pali di legno del vecchio ponte che si trova a pochi metri a monte dell'attuale e chiediamo la Vostra collaborazione per il recupero, a favore del Museo della Storia e della Cultura Veneta in fase progettuale vicino alle rive del fiume Soligo. Praticamente come inizieranno i lavori a monte delle pile, sotto uno o due metri dalle sabbie, spunteranno le vecchie palificazioni, i cui pali erano stati conficcati nel letto del Piave a partire dai primi anni del 1800. Di questo ponte si possono vedere ancora dei pezzi nelle fotografie aeree austro-ungariche. Già ne abbiamo alcuni recuperati anche nel primo ponte ferroviario in legno del 1855 fatto dagli austriaci.
AugurandoVi buon lavoro, facendo attenzione con una appropriata bonifica degli ordigni bellici della Prima e Seconda Guerra Mondiale.
A completamento dei lavori chiediamo di darci la possibilità di posizionare sul ponte, su Vostra indicazione, una targa in ricordo del Maestro del Lavoro Medaglia d'oro concessa dal Presidente della Repubblica per le sue capacità ingegneristiche e culturali presso la Franco Tosi e musei in Lombardia.

    Distinti saluti.



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