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ECCIDIO


Sull’argine del Piave a Ponte della Priula
e sull'argine del Monticano


Auspichiamo che l’Amministrazione di Oderzo metta una targa sull’argine del Monticano a ricordo della tragedia.





Ringraziamo il Presidente della Provincia di Treviso, dott. Leonardo Muraro e l’Assessore alla Cultura dott.ssa Silvia Moro per aver aderito alle nostre proposte per segnalare con delle frecce indicatorie il luogo dove si trova il cippo dell’eccidio nel Piave a Ponte della Priula. Questo è un passo importante per ricordare una brutta pagina, tenuta pressoché nascosta, avvenuta nella Seconda Guerra Mondiale a guerra finita.
Con il sopralluogo dell’anno scorso al cippo a Ponte della Priula, con la dott.ssa Silvia Moro e gli Alpini della sezione di Conegliano e Ponte della Priula, si auspica che il cippo venga tenuto pulito negli anni avvenire con relativa manutenzione del verde nell’arginatura del Piave, estirpando rovi ed erbacce, in modo che i parenti e le genti del mondo possano portarsi in questo luogo sacro, sassi del Piave al tempo intrisi di sangue, a riflettere, a pregare, a portare un fiore ricordando questi ragazzi e padri di famiglia.
Un ringraziamento anche ai proprietari del terreno che hanno permesso l’accesso in un luogo dove i più anziani, della famiglia e del paese, ricordano ancora la carneficina, con l’ammasso dei corpi senza vita e, che nei giorni successivi, si sentivano rantoli di persone ferite provenire da sotto il mucchio di cadaveri ma il presidio dei carnefici impedivano il soccorso, pena la fucilazione!
A settant’anni dall’eccidio stendiamo un velo pietoso sulle Istituzioni interpellate per dare il Patrocinio gratuito, le quali ci hanno risposto che sarebbe meglio che non si sapesse! Comunque, non importa, ci abbiamo pensato noi!
Questo luogo è visitabile ogni ora del giorno passando sull’argine del Piave a circa 1.500 metri a valle della rotonda sulla Pontebbana.




Quadro che il pittore suseganese Elio Poloni ha realizzato e che verrà stampato sul retro del pannello con l’elenco delle vittime dell’eccidio. Elio, pittore dei castelli, del Piave e dei paesaggi della nostra terra, classe 1933, allora dodicenne, ricorda che con degli amici, dopo il vespro domenicale, percor-rendo l’argine del Piave ad un certo punto si trovarono davanti una scena orribile e indimenticabile. Il racconto di Elio Poloni è stato pubblicato da questo giornale nel maggio 2014.


Cerimonia a ricordo dell’eccidio
perpetrato sull’argine del Piave a Ponte della Priula


Ringrazio ancora una volta il "Razza Piave" don Romualdo Baldissera, natìo di Portobuffolè (classe 1921) terra bagnata dal Livenza, affluente con le risorgive del Piave che scendono sotto la montagna, il quale è stato anche mia guida spirituale, mia e della famiglia, guidando per tanti anni i ragazzi allo scoutismo nella parrocchia di San Pio X a Conegliano.
È stato un onore averlo ritrovato giovane come un tempo, dopo circa 25 anni che avevo perso i contatti. Un grande uomo, pensate che si sposta ancora con una ineccepibile auto tedesca e sono rimasto sorpreso, quando mi ha portato nel parcheggio, nel vedere la carrozzeria ancora tutta "impallinata" dalla tempesta che avevano preso in estate in Carnia in un campo scout.
I fedeli auspicavano sempre che lui fosse onorato a guidare la Diocesi di Vittorio Veneto con la carica di Vescovo. Ancor oggi mi chiedo perché i vertici ecclesiastici non lo abbiano nominato tale soprattutto per il suo lavoro instan-cabile di divulgare la fede cristiana e il suo proficuo impegno, anche per aver pre-so l'incarico, da giovane cappellano, su ordine di monsignor Visentin, di seguire la triste vicenda degli eccidi tra cui quelli di Oderzo portati al Camposanto. E con la sua capacità era auspicabile onorarlo di averlo avuto nostra guida a Vescovo.

Sono onorato di aver ricevuto da lui questo importante documento che fa riflettere e da divulgare.

Riflessioni…
in filastrocca


Se tu pensi che il Signore
sia lontano dal tuo cuore
resta il fatto sempre vero
che tu sei nel Suo Pensiero
e che in terra Dio ti chiede
di non perdere la fede
ricordando, giustamente,
che con Lui non perdi niente.    (fede)

I peccati ti perdona,
grazie e pace Lui ti dona
ti conforta nelle pene
nelle prove ti sostiene.
Si fa cibo e compagnia
con la Santa Eucaristia
e, alla fine della "storia",
ti assicura la Sua gloria.           (speranza)

Così il giorno della morte
si apriran del ciel le porte
ed è allora che, osannanti,
con Maria, Giuseppe e i Santi
saran gli Angeli impegnati
a guidarti tra i Beati
dove il Cristo, Re e Signore,
ti amerà di Eterno Amore.       (carità)

Don Romualdo Baldissera




Estratto da “Il Piave” di maggio 2015

Ci complimentiamo con gli Alpini di Conegliano per la brillante adunata dei giorni scorsi.
Scusateci però se ci lamentiamo perché i Presidenti e il presidentissimo non hanno risposto, salvo sviste, alla lettera che abbiamo loro inviato e che è stata pubblicata anche nel gior-nale “Il Piave”, in cui si chiedeva che fosse rispettato l’impegno assunto: la manutenzione del cippo e togliere le erbacce con un impegno per gli anni futuri. Pazienza per noi, ma questo era stato concordato, e ne siamo testimoni, con l'Assessore Provinciale dott.ssa Silvia Moro.
Ricordiamo che tra le circa 132 persone barbaramente lì uccise il più giovane aveva 14 anni ma c'erano anche padri di famiglia e qualcuno da giovane avrà fatto sicuramente parte degli Alpini.

Grazie.


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