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Lettera all' On. Maurizio Paniz - Superstarda Fenadora-Anzu

Ringraziamo l'On. Paniz per la pronta risposta dopo poche ore dal ricevimento dell'e-mail.
L'On. Paniz è una persona straordinaria che porta avanti quanto gli viene chiesto dai cittadini/comunità. Diversi altri Parlamentari o Sindaci, una volta eletti, non rispondono mai alle comunità.
 
 
 
 
 
COMITATO IMPRENDITORI VENETI “PIAVE 2000“
 
                                                                                                  Egr. Sig.
                                                                                                  On. PANIZ Avv. MAURIZIO
                                                                                                   ROMA / BELLUNO
                                                                                                 
  
PONTE DELLA PRIULA, 12.09.2008
  U R G E N T E 
Caro Onorevole,
 
La ringrazio per quanto può fare per aiutare la cultura, il territorio e le popolazioni Venete e non solo. Le scrivo, inoltre, in merito alle notizie stampa sulla tormentata tangenziale di Feltre, Fenadora-Anzù, che ha coinvolto il ns. Comitato per i tanti imprenditori che transitano nel problematico percorso feltrino per raggiungere varie località.
Come avrà visto dai quotidiani del 22 Marzo c.a., i cui articoli (inseriti nel ns. libro IL FRONTE DIMENTICATO vol. 4) hanno suscitato tanto interesse nella cittadinanza e non solo, l’appena citato libro è stato inviato al Pres. Napolitano per le nuove scoperte sulla Grande Guerra, e da buon napoletano quale lui è (o chi per lui), avrà visto gli articoli critici che coinvolgono l’impresa campana (www.museodelpiave.it).
Sulla Fenadora-Anzù mi permetto segnalarLe quanto segue, visto che ho una buona conoscenza in grossi cantieri in Italia ed estero e per alcune notizie ricevute (s.e.) nel mio recente viaggio a Roma:la ditta che sta realizzando l’arteria ha da poco ricevuto l’incarico dalla società statale di eseguire delle nuove opere atte a completare (speriamo sia l’ultima) la tangenziale.
Trattasi di realizzare un colossale muro di cemento armato di 4.500 mq. che avrà una larghezza di circa 1500 mm. a scalare e una altezza fino a ca. 8 metri, quindi un’impressionante colata di cemento (tanto che il cementificio e la ditta che fornirà il calcestruzzo dovrà incrementare la produzione); tra i vari materiali, serviranno le gabbie in acciaio, armature e casseforme, tubazioni e caditoie per il deflusso delle acque, ma prima di tutto servirà predisporre ai lati della strada adeguati sottofondi di drenaggio e opere ingegneristiche che supportino la sovraesposizione delle opere in calcestruzzo in pendenza per una struttura che duri almeno 100 anni.
In considerazione di quanto sopra, La preghiamo di consigliare gli esponenti Reg. Veneto, Sig. Guido Trento e Dott. Dario Bond, di comunicare date vicine al possibile taglio del nastro inaugurativo per la metà dell’anno 2009, gelo e nevicate permettendo.
La ventilata informazione di cambiare impresa alla luce dei fatti è improponibile; per tempi e modi, si doveva agire a tempo debito, quando era Parlamentare nel precedente Governo Berlusconi.
Secondo alcuni analisti, le problematiche dei ritardi, degli imprevisti e aggiunti costi della strada e opere complementari non sono solo a carico dell’impresa, ma dovrebbero essere valutati e ricercati nei vertici istituzionali, da chi ha progettato l’opera , gare di appalto, ecc.
Se prendiamo questo ultimo riferimento di notevole valenza per tempi, costi, impatto ambientale ecc. per realizzare una muraglia di cemento (semplificando se fosse alta 1 metro) sarebbe lunga 4500 metri pari alla capienza di un laghetto montano.
Chi sorvegliava i lavori da anni, come mai non ha segnalato che le alte scarpate ai lati della strada franavano con tempo piovoso?
E’ forse logico che l’impresa sorrida tanto, è prassi che le siano affidati grandi lavori extra-appalto?
Se la risposta fosse positiva all’impresa, non conviene protestare o fare alcuna dichiarazione ai tanti articoli negativi della stampa, anche perché con lo stesso committente, avrà moltissimi cantieri distribuiti in Italia.
Non è un caso che nelle nostre importanti proteste con le autorità di riferimento per la salvaguardia dei rivieraschi del PIAVE, dell’ambiente, della storia, della cultura Veneta, ecc. vengano, dopo qualche anno, trasferiti o affidati ad altri gli incarichi, così quando succede un problema o altro non si trova più il responsabile, senza contare lo spreco di denaro pubblico, frutto del sudore degli onesti cittadini elettori.
 
A sua disposizione.
 
Cordiali saluti.
                                                                        
Il Presidente    
 
Diotisalvi Perin


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