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Presentazione del Museo

 

Presentare questo Museo non è cosa semplice, anche il visitatore più accorto potrebbe di primo acchito non comprendere il criterio seguito dall'Associazione "Museo del Piave" nella scelta degli oggetti esposti.
Don Antonio Pavan, fondatore del 'Museo della Madonna del Piave'(Deceduto)


Vincenzo Colognese,
il fondatore del 'Museo del Piave' (Deceduto)


Infatti, i motivi che hanno dato avvio alla nascita del Museo non bisogna cercarli esclusivamente nella volontà di una ricostruzione storica, ma soprattutto nella voglia di condividere esperienze di vita vissuta, sogni e delusio­ni, che oltre a segnare le pietre di questo glorioso fiume hanno segnato i cuori dei popoli di paesi in guerra e non.

Si potrebbe dire un museo 'Fatto col cuore", dalla gente che ha vissuto realmente quegli anni, ed è questo che speriamo di far sentire a tutti coloro che entreranno a visitar­lo: un'emozione, non un'asettica e ordinaria esposizione. Tutti i pezzi esposti sono originali, raccolti in tanti anni di appassionata ricerca, è questo uno dei motivi per i quali il materiale esposto è solo una parte, in un prossimo futuro si conta di completare il Museo in ogni aspetto.



Diotisalvi Perin,il Presidente
Una delle particolarità della nostra esposizione, infatti, vuole essere quel­la di un museo "aperto", in continua crescita, che si sviluppa grazie all'apporto di oggetti e memorie provenienti non solo da chi è stato, direttamente o indirettamente, coinvolto nell'evento, ma da tutti coloro che si sentono vicini a questo frammento di storia, non solo italiana, ma anche e soprattutto europea.

Il Museo, una volta completato, si articolerà in due parti: una prima "storica", dove saranno esposti esclusivamente oggetti originali dell'epoca ed una seconda "nuova", con materiale in copia, che aiuterà a contestualizzare i pezzi, relazionandoli agli eventi accaduti. Il modo per dar vita a questi oggetti era quello di riportarli ai luoghi ed alle situazioni in cui vennero utilizzati, per questo motivo si è pensato alla ricostruzione di vere e proprie scene, delle piattaforme che ritraggono vari momenti della vita del soldato, dalla trincea all'infermeria da campo. L'effetto che ne risulta per il visitatore è quello di ritrovarsi sulla linea del fronte nel 1917, tra il Fiume Piave ed il Monte Grappa nel rivivere quegli istanti e quei luoghi, grazie soprat­tutto all'uso dei meccanismi impiegati che daranno movimento alle singole scene per rendere ulteriormente reale la situazione. Questo anche per avvicinare particolarmente i giovani ad un periodo storico a loro lontano e che rischia di diventare solo una guerra tra le guerre nelle ultime pagine dei libri di storia.


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